Synthetic Bodies

Collettivo Copia

24.02.2021 – 28.02.2021

Trento Art Festival

 

Il progetto curatoriale Syntethic Bodies parte dalla definizione di evoluzione.

“Ogni processo di trasformazione, graduale e continuo, per cui una data realtà passa da uno stato all’altro, quest’ultimo inteso generalmente come più perfezionato.”

In ambito creazionistico la teoria sviluppata all’interno del libro della Genesi è che Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza, risultando dunque una copia e rimanendo sempre tale trattandosi di mera riproduzione carnale, che si crea da un desiderio razionale di due persone che si uniscono. A livello evoluzionistico possiamo invece trovare la trasformazione in molteplici aspetti, per Schopenhauer il processo di spinta alla vita e alla sopravvivenza è una tautologia insita all’interno dell’uomo e alla natura stessa. Questa spinta alla vita fa si che l’adattamento e la procreazione vengano intese come un’evoluzione naturale dovute al desiderio di continuare a essere e a migliorarsi.

 

Il lavoro di Collettivo Copia focalizza la sua ricerca sull’indagine di cosa sia possibile definire naturale e cosa artificiale, costruendo una pubblicazione che contiene tutta la ricerca, dai testi alle fotografie che hanno creato. Ragionano su come in natura sia difficile, se non impossibile, distinguere l’originale, partendo dal presupposto che tutto ciò che noi abbiamo e siamo deriva dall’evoluzione di un qualcosa altro, giustapposto da una copia. L’idea di passare da un Macro a un Micro mondo come quello di batteri, lieviti e muffe è un desiderio di indagare ancora di più verso una direzione che non è stata ancora seguita e che è presente ai nostri occhi ma che non siamo in grado di osservare.

 

Le immagini che proponiamo in questa sede mirano a raccontare una storia invisibile all’occhio umano e allo stesso tempo, il processo evolutivo di una ricerca che si sviluppa nella quotidianità e che si perfeziona nel tempo.

La serie You and Me si divide in due fasi. I primi lavori appartengono alla serie iniziale di fotografie che sono scattate nella prima parte della ricerca. In questi scatti si prendono in esame la convivenza tra uomo e natura attraverso il rapporto simbiotico tra i muschi, le muffe e le superfici a cui aderiscono. Il gioco di ruolo tra le parti che si attraggono insieme, dando vita ad una reazione chimica e ad un elemento nuovo.

La raccolta successiva di You and Me esposta, racconta allo stesso modo la storia personale e la relazione a due di Collettivo copia. La serie di fotografie a cui appartiene l’opera cattura la più intima e quotidiana essenza di una gestualità di coppia. Il prodotto di queste azioni e scambi sono elementi chimici che il microscopio rivela ai nostri occhi incapaci di osservarli.
Sarebbe dunque possibile dire che le caratteristiche degli oggetti artificiali sono il risultato di un’attività cosciente mentre per gli oggetti naturali si tratta del risultato di forze fisiche?

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