Skyn Relaxing Process

Hpo Collective

28.08.2020 – 22.11.2020

ph. Andrea Bighi

Innesto Spazi di ricerca presenta SKYN RELAXING PROCESS, una riflessione sulla virtualità firmata dal collettivo HPO, visitabile dal 28 agosto al 22 novembre 2020.

HPO ha intrapreso un percorso di ricerca partendo dalla banale considerazione che internet, da qualsiasi punto lo si voglia prendere in esame, fa parte del reale.

Dall’infrastruttura che costituisce la rete alle informazioni scambiate tramite essa, quello che viene comunemente definito virtuale e pensato come un luogo lontano/aereo ha implicazioni più che mai fisiche e tangibili sulla nostra pelle. Quest’ultima e poi messa in discussione nella sua funzione di barriera, gli ultimi mesi hanno ribadito e messo in crisi l’illusione che esista un effettivo confine tra l’interno e l’esterno dei nostri corpi.

La nuova installazione di HPO e un primo esperimento per testare fino a che punto si può spingere la correlazione tra spazio digitale e spazio fisico, e quanto i due possano influenzarsi a vicenda.Usciamo sgangherati da una contingenza inaspettata che ci ha obbligati a creare nuove abitudini, a ripensare il nostro quotidiano in virtuale.

L’arte è solita farsi carico dell’elaborazione di nuovi processi sociali: il contesto unico che ci siamo ritrovati a dover affrontare e comprendere, che ha modificato sostanzialmente la nostra percezione, si rivela oggi terreno fertile per la ricerca artistica.  La virtualità ha assunto le sembianze dei nostri congiunti, delle abitudini più consolidate, della scuola, dell’ufficio, dei colleghi. Una nuova forma di relazione ed interazione ha rotto le barriere tra privato e pubblico.

Come tutelare la nostra intimità? Un passo oltre la soglia delle abitudini più social; non si tratta più di mostrare il nostro selfie a regola d’arte, studiato e voluto, ma di far entrare il mondo nel nostro soggiorno, anche quando non siamo noi a volerlo. Il web lavora sul nostro quotidiano ormai da tempo, ma le sue piccole intrusioni nell’intimo si sono fatte via via più sistematiche e determinanti.

Tornerà tutto come prima? Sarà facile riprendere le nostre abitudini? O dovremo abituarci a nuove relazioni? Quali sono le caratteristiche positive della virtualità?

Attraversiamo il mondo più facilmente, possiamo permetterci di diffondere i nostri contenuti: ma sapremo costruire nuovi confini per un nuovo privato? Un’analisi verso una soluzione. 

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